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Maggio 7, 2014Una giornata preannunciata bella, soleggiata e calda, ma al mattino presto, dopo i primi chilometri, solo l’incertezza delle previsioni meteo poteva giustificare la fitta nebbia trovata a Ravenna e proseguita per parecchi ulteriori chilometri.
Con l’avvicinarsi di Chioggia alcuni barlumi di sole, che spuntava pallido e timido al nostro arrivo al punto di ritrovo.
Come sempre in anticipo, qualche telefonata per rassicurare le persone care e per avere aggiornamenti su coloro che ci stavano per raggiungere, ed ecco spuntare le prime Spit. Una, due, tre … nove ed il bellissimo GT6 del sempre presente Michele. Nel frattempo anche gli altri Spit Amici con macchine più moderne, ma giustificate dalla distanza.
L’emozione di vedersi dopo alcuni mesi e la certezza che anche le persone che non avevi mai conosciuto ti sarebbero rimaste simpatiche, “a prima vista”, pervadevano l’aria.
Presentazioni, saluti, baci e abbracci per poi partire alle 11.30 tutti incolonnati verso il Centro Storico di Chioggia, con il permesso rilasciato dai Vigili Urbani in bella vista. Tutti senza capotte verso Piazza Padre R. Calcagno, che non esiste ancora sui moderni mezzi di navigazione e quindi “a naso” verso “Calle Duomo” dove all’improvviso sulla sinistra appariva il maestoso Campanile del Duomo. Solita manovra di parcheggio ed ecco tutti allinearsi sulla piazza laterale, per non invadere del tutto la bellissima città che ci stava ospitando.
Poi magicamente (ovvero in maniera programmata dalle nostre “ragazze” ottime “osservatrici e correttrici” degli errori di noi “ragazzi piuttosto approssimativi”) spuntare da una Spit un tavolino da pic nic, da una borsa una tovaglia tipica romagnola, del pane, due bottiglie d’acqua e due salami, fatti ancora a mano dallo storico macellaio di Novafeltria (Rn). Da un’altra Spit un formaggio veneto stagionato di sette mesi, un coltello, sei bottiglie di buon Prosecco raffreddato al punto giusto e un tagliere, bicchieri di “quasi” cristallo, salviette e piatti di “quasi” ceramica.
Pochi minuti e l’aperitivo (se così si può definire) era sparito, grazie anche ad alcuni “portoghesi” che probabilmente avevano scambiato la nostra postazione per un “gazebo” per la raccolta firme o, forse, per una improbabile degustazione di prodotti locali.
Una bella passeggiata nel centro storico di Chioggia e poi alle 12.40 partenza per il ristorante Al Refolo, Porto San Felice. Dopo una piccola indecisione sulla strada da percorrere (ma si sa che le carte nautiche non sono caricate sui navigatori per le automobili) siamo giunti a destinazione, “atterrando” le nostre Spit sulla bellissima piattaforma in legno sospesa sulla laguna, che allo spegnimento dei motori delle Spit, lasciava udire al passaggio tra tavola e tavola, lo sciabordio dell’acqua.
Dopo esserci gustati il panorama ed il sole che prevaleva su un cielo orami terso e dal colore che all’orizzonte si confondeva con il mare, “tutti a tavola”. A tavola, dove non poteva mancare l’acqua frizzante di Valdobbiadene, abbiamo cominciato a degustare nell’ordine: Crema di mais (polenta) con gamberetti di laguna e seppie in umido, Cozze, Risotto alla marinara, Gnocchi al radicchio di Chioggia e calamaretti cacciatori, Spigola ai ferri e frittura di laguna, Verdure, Dolce (uno splendido strudel di mele) e caffè.
Poi con la tristezza nel cuore di nuovo saluti, baci e abbracci, promesse ed un arrivederci “alla prossima”.
Ringrazio di cuore: Renzo e Patrizia (anche per il supporto all’organizzazione), Guido e Giovanna, Davide e Christina, Loreto e Fiorenza, Nicola e Patrizia, Giovanni, Battista e Sara, Matteo e Giuliana, Gabriella e Franco, Chicco e Stefania, Guglielmo e Stefania, Giuseppe e Anna ed i loro figli, Alessandro e Stella, Michele e Antonietta e Rossella.
Alla prossima ragazzi!
F 1335
Si ringraziano per le foto: Gabriella, Guido, Loreto, Renzo, Fabrizio